Il Comune di Taviano ha organizzato anche per il 2021 la Rassegna Teatrale “PREMIO SIPARI DI PERIFERIA” nell’ambito del “Premio Nazionale Calandra”, progetto promosso dalla Regione Puglia con la finalità di incentivare e supportare i giovani artisti pugliesi nell’esercizio dell’attività di spettacolo dal vivo offrendo loro delle occasioni di primo avvio nel circuito teatrale territoriale.
L’obiettivo è quello di promuovere la professionalità, in particolare degli autori e degli attori under 35, stimolando la produzione artistica e rafforzando il tessuto culturale del territorio.
La Giuria nominata con Decreto Sindacale n. 9 del 29/07/2021 era cosi composta:
Presidente Onorario VINCENZO MOLLICA
Schiavano Massenzio componente esperto - Corchia Lidia componente esperto - Coronese Dante componente esperto - Longo Carlo componente esperto - Spiri Ilaria componente esperto.
Hanno risposto all’Avviso Pubblico n. 4 Associazioni Culturali: Associazione culturale “La Busacca” - Associazione culturale "Venerarti" - Associazione Culturale “La bussola” – Associazione culturale "Diversamente Stabili;
con i rispettivi progetti teatrali andati in scena nelle seguenti date:
1 SETTEMBRE - “COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA” di Dario Fò e Franca Rame - Compagnia: Diversamente Stabili
24 AGOSTO – “SUPER” di Alessandra Merico - compagnia: Associazione Venerarti
2 SETTEMBRE – “UN FUNERALE E DUE SBANDATI” di PierPaolo De Lumè - Compagnia: La Bussola Teatro
8 SETTEMBRE – “LA FORTUNA CON LA EFFE MAISCOLA” di Eduardo De Filippo - Compagnia: La Busacca Teatro Stabile del Salento
La Giuria dopo aver valutato attentamente in base ai 4 criteri di valutazione:
Innovatività dell’opera, Cast artistico, Qualità della sceneggiatura teatrale, Scenografia ed elementi scenici, Capacità dello spettacolo di incentivare e supportare i giovani artisti pugliesi (under 35) nell’esercizio dell’attività di spettacolo dal vivo, all’unanimità ha assegnato:
Motivazione Primo Premio
COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA
Antonio D'Aprile ha affrontato questo lavoro di Franca Rame e Dario Fo con la sua abituale tecnica teatrale, raffinata e ironica, che costituisce la cifra attraverso cui filtra interpretazione e regia. Ritmo e senso attento dei tempi scenici scandiscono il suo percorso verso il drammatico, ineluttabile finale. Antonio D'Aprile mette in scena e fa emergere tragicamente l'archetipo del maschio dai piedi d'argilla, in un ritratto in chiaroscuro in cui la donna si rivela costantemente come l'elemento vincente della coppia. Recitazione coerente e perfettamente in linea.