Il 7 e 8 settembre ricorre la "Fiera ta Cappeddha", nota anche nei paesi limitrofi.
Questa festa ha preso il nome dal fatto che fin dall'origine si è sempre tenuta vicino alla piccola Cappella (Cappeddha – Cappeddhuzza) o Chiesetta della "Madonna delle Grazie" oggi sconsacrata, situata in Corso Vittorio Emanuele II. Caratteristica di questa festa è lo svolgimento della Fiera-Mercato della "Cappeddha" con esposizione e vendita di oggetti dell' Artigianato figurativo.
Il re di Napoli Ferdinando II con Decreto del 17.01.1831 autorizzò il Comune di Taviano a convertire il mercato in Fiera".
Ricorrevano in quei due giorni lungo quella che era detta "a via tu Cumentu", dove si svolgeva la Fiera, i termini dialettali quali: pignate, tajeddhe, limmi, ucali, ozze, menze, cofani, capase, e poi panari, cofanizze, canisci, sporte scupe, scupareddhi. Ma a farle da padrone, per la gioia dei ragazzini e la disperazione dei grandi, era il fischietto. (Prof. Antonio SCHITO)
Le origine della Fiera si perdono nei secoli passati, è l'unico evento non religioso che coinvolge da sempre la comunità tavianese.
In occasione della "Fiera tà Cappeddha" l'INFO POINT TAVIANO MANCAVERSA in collaborazione con la COLDIRETTI LECCE, organizza una Degustazione di prodotti a km 0.
Saranno presenti i mercatini di "Campagna Amica" insieme ad altre aziende del territorio.